Alisei e salsedine impregnano
acqua e ciottoli
strumenti del concerto
rinnovato ogni sera
sul palco della quotidiana marea.
Colonna musicale dello zapping
tra pellicole di dolorosa tenerezza
ritmate da un metronomo
fuori da tempo e spazi noti.
Immagini sbiadite di analogica moviola
soppiantata dal freddo VAR
testimone digitale di errori
e irrecuperabili mancanze.
Suoni e fotogrammi affondano
nell’indaco del tramonto,
e improvviso sale dall’onda
uno spruzzo di malinconia.
Filtra polvere blu dal tunnel
di un’altra notte da attraversare.