Giornata piena, ricca di emozioni. Da Valada è partita una “circolare” che mi ha portato a rivedere Mario e Victor e a conoscere Filomena e sei baldi virgulti napoletani all’inizio di un “grande”cammino. Di loro parlerò tra un attimo.
Prima due parole sull’Albergue di Enrico; Dos Caminos, Santiago e Fatima passano per Valada, borgo antico protetto dalle acque del Tago da un alto argine che tuttavia la forza del fiume riuscì a rompere svariate volte nel corso dei secoli. L’Ultima, mi racconta Enrico, nel 1079. Anche la sua casa, che ogni sera condivide con i pellegrini che si fermano da lui, portava i segni di quella ultima inondazione. Enrico, uomo del Po, se ne rese conto quando decise di comprare due anni fa un rudere quasi abbandonato e nonostante Covid e difficoltà logistiche di ogni genere, per trasformarlo in uno dei più accoglienti albergues che ho abitato nella mia vita peregrantina. Iggu Enrico ha deciso che non dovevo stancarmi alla guida e mi ha portato a spasso verso sud per ritrovare Mario e Victor. Due incontri. del 2018, rimasti vivi. E da oggi ancora di più…
Mario mi trovà un po' sperso ad Alveroa de Ribadejo, in cerca di un ostello aperto per la guida, ma chiuso da anni nella realtà…Mi offri una bottiglietta di acqua e mi chiese se mi sarebbe andato bene dormire dai bomberos….così dopo un quarto d’ora disponevo di una enorme singola con bagni, l’intera palestra della stazione dei pompieri. Nei pochi minuti durante i quali parlammo Mario mi accennà di essere un imprenditore in pensione, interessato a ridare indietro alla società, almeno una parte del tanto che la vita gli aveva concesso.. E così di era focalizzato su due temi: i pellegini ,che passavano davanti a casa sua e i senza tetto di Lisbona. Da allora siamo rimasti in contatto e l’arrivo di Enrico a Valada ha rafforzato il legame. Chiamai Mario per dirgli che un mio amico si era messo in una impresa complicata e aveva bisogna di consigli e magari di aiuto. Mario contattò subito Enrico e tra loro è nata una bella e solidale amicizia. Oggi Mario è arrivato con una bottiglia di vino della sua terra, ci ha invitato a pranzo e mi ha fatto conoscere Filomena sua moglie e compagna delle notti di Lisbona alla ricerca di senzatetto da assistere. Sono più di tremila, mi dice, e ogni notte di turno ne assistono tra 150 e 180…una goccia di solidarietà silenziosa nel mare della indifferenza che tenta di travolgerci.
Lasciati Mario e Filomena, il Fiorino di Enrico ha puntato vero sud, arrivando quasi alla circonvallazione di Lisbona. Lì ci aspettava Victor , un contabile in pensione, incontrato nel 2018 lungo la pista che fiancheggia il Tago.
Gran parlatore , ci ha invitato a casa, offerto un chupito di gijinia,di sua produzione, zenzero e ciliegie e cannella e altri ingredienti segreti affogati nell’alcool. Prima di lasciarci andare mi regala un piccolo libro di poesie di Sofia de Mello , madre di Miguel Sousa Tavares, autore di Equatore, uno dei libri che più amo. La casualità, non casuale, che la vita ci regala…
sualla via del ritorno verso Valada m dopo tanti ricordi, un incontro imprevisto che apre una porta sul futuro. Proprio oggi sei ragazzi napoletani, di Badizo, una Associazione di volontariato, hanno iniziato il Cammino verso Santiago. Conoscevo Antonio di Martino, il presidente, attraverso FB, grazie a Gaetano, il Pellegrino Gaetano che sto tentando di trasformare in Pellegrante…
Enrico ed io siamo andati a “sorprenderli” all’arrivo a Vila Franca de Xira. Abbiamo parlato di Cammino e di Africa, dove l’Associazione ha in programma interventi umanitari. Troppo poco tempo per temi così grandi, ma sufficiente per leggere la gioia in occhi di giovani motivati .. Bello.
Tornati a Valada qualcuno ha suonato alla porta dell’ostello. Pavel, ventitrè anni, repubblica ceca, è stato l’ultimo regalo della giornata. Di lui parleremo domani…