PREMESSA - PREFACIO He decidido contar esta historia en italiano y en algo distinto, (italñol?) con la esperanza que los amigos españoles puedan comprender por lo meno el sentido del discurso...
Me gustaría muchísimo escribir correctamente...pero mi CPU no es tan flexible como lo fue hace unos años y entonces..."hay lo que hay". Si alguien quiere corregirme, será el bienvenido!
Furthermore I have seen that a number of American Pilgrims are following the Camino. As soon as I have a better tool... I will try to post some news in English... Probably from Cordoba...
11.giugno. Ritorno a casa e--ultima sorpresa del Cammino! Lo schiocco del portone dell'Albergue Santa Ana che si chiudeva alle mie spalle, presto questa mattina, ha rimbombato pe un attimo nelle strette stradine del borgo antico di Plasencia, è sceso lungo la Calle del Rey, ha raggiunto la Plaza Mayor, ancora tiepida del valore del giorno precedente, poi attraverso la porta di Trujillo, ha attraversato il ponte sul fiume Jerte ed è arrivato alla stazione. O meglio ai quattro prefabbricati che costituiscono la stazione di Plasencia, attualmente in ristrutturazione, e in attesa di essere raggiunta, un giorno, dall'alta velocità. Per ora si risale verso Madrid con un tono a diesel, abbastanza lento, che permette tuttavia di guardarsi attorno...La prima fermata è stata a Monfrague, dove ero passato solo due giorni fa, nella mia ultima tappa verso Plasencia, e mi ha fatto una certa impressione rivedere, a così breve distanza di tempo e dal fresco della carrozza, la stessa dehesa che mi affatto sudare non poco. Due momenti differenti per lo stesso scenario... Lasciata l'Extremadura il treno è entrato in Castilla La Mancha, ed allora ho pensato di seguire con lo stesso strumento che uso in cammino, (wikipedia, la enciclopedia degli ignoranti che tuttavia desiderano imparare) per "documentarmi" sulle stazioni dove il treno si fermava. E così tra posti piccoli e cittadine più popolate ho passato il rassegna una storia che, in questa parte di Spagna, è abbastanza omogenea. Insediamenti ore romanici, Rmani, Visigori, Mori, trame e riconquista, la Castilla, l'impero sempre illuminato dal sole, e poi avanti nei secoli, la guerra civile e la Spagna vacia... e ciascun luogo con la sua torre, le sue chiese, ruderi abbandonati che raccontano storie di uomini e potere...bello muoversi così piano piano, come solo andando a piedi si può fare, senza limiti di tempo. Credo che questo, della curiosità per la scoperta, sia diventato uno degli elementi importanti che muovono il mio cammino, soprattutto su luoghi come quelli che ho attraversato questa ultima volta. Arrivato a Madrid la bella sorpresa di ritrovare Jesus e Rosa, una coppia di pellegrini conosciuti a Hontanas sul Cammino Francese, davanti ad una zuppa, e con i quali camminai qualche giorno. Mi ha fatto moltissimo piacere rivederli, abbracciarli e fare progetti...per rivederci ancora. Il resto de viaggio, da Atocha. all'aeroporto e poi da Madrid verso Las Palmas è stato semplicemente normale,,,fino a quando l'aereo ha iniziato la discesa verso Las Palmas.A quel punto, guardando fuori dal finestrino, ho visto due vecchi barbuti, seduti su una nuvoletta, nella dehesa dei Santi, Cristoforo e Santiago, con davanti due birre ghiacciate (non le solite 1906, ma Alhambra questa volta). Cristoforo, che mi conosce abbastanza bene da quando abito nel borgo a lui dedicato, ha lanciato una occhiata distratta verso l'aereo, mi ha visto e...ha battuto il cinque con Santiago e i due mi hanno dedicato un brindisi...a quel punto mi sarebbe piaciuto rispondere con un grazie, per la protezione che mi hanno accordato anche in questo Cammino, ma una gentile hostess mi ha riportato alla realtà, svegliandomi e chiedendomi di allacciare la cintura. La calima già si era ingoiata i miei due Protettori, ai quali comunque va il mio ringraziamento. e anche a voi, che numerosi avete seguito queste mie giornate, un grazie di cuore e la speranza di tornare presto con un'altra cronaca di Cammino!
10 giugno.A cammino finito il cammino mi fa un regalo non atteso. Verso 3 del pomeriggio arriva all'albergue un pellegrino affaticato sudato strascicando i piedi appoggiandosi ai bastoncini e chiede con un filo di voce mescolato a pesanti gocce di sudore se c'è posto. Melanie lo accoglie con un sorriso e lo invita a sedersi gli offre una bottiglietta di acqua e dopo avergli dato il tempo di riprendersi sbriga in un attimo le incombenze amministrative. Io intanto dalla mia postazione dove sto scrivendo cerco di capire da dove possa arrivare questo pellegrino. Ha uno zaino all'apparenza molto pesante. Da un lato svetta un grosso ombrello. Non so perché ma ... penso che sia francese il nuovo arrivato. Finalmente dopo aver ispezionato bagno e dormitorio il pellegrino torna nella sala comune e mi lancia un'occhiata rendendosi conto per la prima volta probabilmente della mia esistenza. A questo punto gli dico rapidamente il mio nome e lui risponde con il suo, Andres il tono è decisamente francese. Andres parla un buon spagnolo con un forte accento e dopo il primo scambio di convenevoli mi chiede di poter parlare in inglese cosa davvero notabile in un cugino d'oltre Alpi. Cominciamo così a raccontarci e subito mi pare evidente di essere alla presenza di uno di quei personaggi da mito che si aggirano per i cammini. In questo caso non solo ti Santiago ma che spaziano un po' in tutto il mondo dall'America Latina al Nepal Come avrà modo di raccontarmi più avanti nella serata. Andrés è indubbiamente un personaggio molto simpatico ripreso si dallo shock del calore comincia a raccontare aneddoti e storie della sua ultra trentennale attività di camminatore instancabile su percorsi i più svariati. Mi parla di aver seguito il cammino della Riconquista che attraversa da est a ovest il Pico d'Europa. Mi racconta delle sue avventure di scalatore di quante volte si è perso durante cammini privi di qualsiasi tipo di segnalazione poi improvvisamente scompare per riapparire quando già io probabilmente dormivo e raccontarmi questa mattina di essere stato a fare il gno nelle acque del fiume che passa a fianco di Placencia. Questa mattina abbiamo continuato ancora un poco a raccontarci con quello spirito e quella semplicità propri de cammino cioè di questa bolla nella quale si entra con i primi passi e dalla quale si esce quando si sale su un mezzo che ci riporterà a casa ci siamo salutati verso mezzogiorno. Lui seguiva verso Salamanca per poi intraprendere Il cammino dei vini della Ribeira del Duero. Dopo esserci scambiati un piccolo ricordo di siamo abbracciati in modalità pre covid . Forse non ci vedremo mai più anche se mi ha detto che gli piacerebbe molto percorrere il cammino jacopeo di Gran Canaria ma sicuramente non si perderà il ricordo di questo incontro fuori programma dell' albergueSant'Anna di Plasencia.
9 Junio día 25 etapa 22 desde el Camping de Monfrague hasta el Albergue Santa Ana de Plasencia...ultima etapa deste tramo del Camino Mozárabe por Trujillo. Bien,...acabada la vaselina, acabado el vicks vaporub, los aliados imprescindibles de mis caminos....aquí estoy en la paz y en el lujo peregrino del Albergue Santa Ana, una estructura de la Comunidad de Extremadura, moderna y eficiente. 927410288. Melanie me ha recibido con una sonrisa y el trato típico de hospitalera experta y que bien conoce su tarea... Ahora es tiempo de descanso. Y de reflexiónes sobre este camino tan raro ...Ahora voy a dar un vistazo a Placencia que parece una villa muy interesante, sin duda en tama gastronómico. El primer impacto con Rubens nieto de Amado charra ha sido Espectacular o come diría e! Comandante Eduardo el TRANSOCEANICO EPPETTACCULLARR... Al momento desidero condividere alcuni pensieri a caldo ed è proprio il caso di dirlo visto che fuori dalla fresca camera del Sant'Anna battono i 36 ° Il primo pensiero che mi viene spontaneo è che il cammino mozarabe per Trujillo snon è un cammino per tutti. Non è sicuramente un cammino per chi sul cammino desidera trovare compagni o compagne con i quali condividere passi ed emozioni. Dalla partenza di Encinas Reales a Plasencia un percorso di oltre 450 km non ho trovato un solo pellegrino o camminante a piedi. Avrò trovato una decina di ciclisti impegnati però su tracciati locali. Nulla più. In compenso ho trovato molte persone disposte a chiacchierare a parlare ascoltare quello che una persona estranea al Piccolo Mondo del territorio locale poteva raccontare. loro. E da questo punto di vista si è trattato di una esperienza molto arricchente. Questo non è un cammino segnato dalla freccia gialla punto ci sono delle indicazioni ma spesso è necessario orientarsi con il sole alcuni punti di riferimento quali possono essere colline antenne e così via e soprattutto c'è sempre il pericolo qui in Estremadura che una via pecuaria dall'apparenza ampia è comoda venga improvvisamente chiusa da un cancello che a differenza di quelli della via della Plata, lasciati aperti con la preghiera di richiuderli dopo il passaggio, siano definitivamente chiusi. Questo non è il cammino per chi ama il gruppo.. La solitudine la fa da padrona e tutto quello che si può sperare è di trovare un ospite della casa rurale dove ci si ferma disposto a raccontarsi e a farsi raccontare cosa che è capitata in più di una occasione in questi X ex..
8 Junio día 24 etapa 21 desde Villareal de San Carlos hasta el camping de Monfrague. Camminometro 8 - Etapa muy tranquila que me ha llevado hasta la entrada norte del Parque Nacional. Ayer, domingo, esperaba encontrar por lo menos unos turistas ...pero el "vacío" me ha acompañado a lo largo de la ruta y en Villareal he encontrado muy poca gente en frente de la gran capacidad receptiva del pueblo que sólo tiene una quinzena de Vecinos. El pueblo fue fundado por Carlos III en la segunda mitad del 1700 como guarnición contra el bandolerismo muy activo entre el ponte del Cardinale y el puerto de la Serrana.por los años 1970 solo cuatro núcleos familiares se quedaron en el pueblo, el único dentro de los límites del parque nacional donde llegan turistas ornitológica... Con la crisis de la pandemia las actividades se quedan casi totalmente paradas. La cosa che più mi ha rattristato ieri è stato vedere gli enormi parcheggi che circondano Villareal quasi completamente vuoti così come vuota era la casa di appartamenti dove mi sono fermato per la notte. A apparentemente adesso si nota una minima ripresa per quanto riguarda il turismo locale di giornata. Questa mattina sono partito abbastanza tardi rispetto ai giorni passati sia perché la tappa era solo di una quindicina di chilometri sia perché volevo fermarmi a vedere i cervi che scorazzano poco lontano dal cammino in effetti ne ho vista una famiglia che mi guardava con interesse forse attratta dal mio abbigliamento rosso, mentre alte nel cielo volavano alcune aquile. Dopo un tratto di dehesá oggi non eccessivamente caldo sono arrivato alle camping di monfrague anch'esso semideserto.Ricordo per eventuali futuri camminanti da queste parti che il ristorante bar chiude per riposo del personale il giorno di mercoledì.7 giugno giorno 23 tappa 20 da Torrejón Rubio a Villareal de San Carlos. Camminometro 8 Se avevo ancora dei dubbi la esperienza di ieri e di questa mattina è sufficiente per cancellarli. Il corpo risponde infatti alle fatiche del cammino in modo unico a mio avviso al punto che sono arrivato a prendere atto di una legge molto semplice alla sera morto al mattino risorto. Dunque questa mattina con un 8 del camminometro (ieri sera raggiungeva a fatica il 5)mi sono messo in marcia verso Villa Real de San Carlos seguendo un percorso che affrontava barranchi e salite, ricercare ilv sentiero tra l'erba alta e non calpestata da passi che sono mancati in questi ultimi mesi per arrivare finalmente alla casa rurale che questa sera mi ospita. Oggi per la prima volta ho goduto del piacere di un cammino di alto standard. C'era proprio tutto segnali e mancanza di segnali di e discese che mi hanno ricordato quella di hospitales sul cammino primitivo salite impegnative ma affrontabili con molta tranquillità e poi verso la fine della tappa lo spettacolo del Fiume Tago. Per chi ha fatto il cammino della Plata lo ha trovato il Tago al bacino di Alcantara con i suoi tramonti indimenticabili. dalle informazioni che avevo sembrava possibile l'attraversamento del fiume sul ponte del cardinale così chiamato in onore di un vescovo di Plasencia del XV secolo e su quale hanno transitato per secoli mandrie di ovini durante la transumanza dal nord al Sud dell' Extremadura. Quando però sono arrivato al fiume del ponte rimanevano soltanto pochi elementi delle spallette fuor d'acqua per cui ho dovuto accontentarmi di attraversare il Tago sul normale ponte usato da traffico. Questo tratto del cammino è ben segnalizzato anche se i segnali non sono la freccia gialla cu i siamo abituati sul cammino di Santiago ma i più vari da pietre bianche a paletti che riportano il colore del sentiero del parco attraversato in quel momento Ovsemplici frecce con il nome della direzione verso la quale stiamo andando. Comunque oggi non ho avuto nessun problema di orientamento e il camino si è svolto con la massima tranquillità e quindi con un gran piacere. Arrivato a Vila Real de San Carlos ho trovato nella casa rurale al monfrague la solita ospitalità e accoglienza cui da giorni sono ormai abituato punto non c'è dubbio che in Estremadura ho trovato un alto livello di disponibilità da parte delle persone incontrate ad aiutare dare consigli e chiedere con interesse il perché di un cammino così ancora poco noto e sviluppato. Hoy en día ha sido para mí el tramo mejor del Camino Mozárabe por Trujillo. Gracias a las indicaciones preciosa que me ha enviado José Antonio y a la signalsacion encontrada en la ruta. Nunca he tenido problemas para llegar en Villareal de San Carlos. la sierra de las Corchuelas se sube bien mientras la bajada hasta el arroyo que lleva al camino en direcione del río Tajo necesita de bastante atención debido a las piedra sueltas...Antes de subir al tope de la sierra una señora que me ha visto llegar ha salido de su casa para preguntarme si necesitaba de algo. La señora Carmen es la dueña de una casa rural de alto estándar La Casa Rural del Palacio Viejo de Monfragüe ...un lugar desencanto... Visto que el Ponte del cardenal estaba bajo el agua del río la alternativa ha sido pasar por el ponte de la carretera un pequeño desvío en una etapa EPPETTACULARR como diría mía Amigo Gran Peregrino. Comandante Edoardo El TRANSOCEANICO......que debería un día probar este tipo de camino....Y No doubt. Yo day for me has been the best leg of the entire Camino desde Hinjosa del Duque. along the way from Torrejón El Rubio to Villareal de San Carlos. Surrounded by a beautiful nature, accompanied by the sound of silence, I have climbed the Sierra de la Corchucelas situ it's enormous rocks mixed with centenneal trees crossed the dehesá where the grass was as tall as mi...and finally reaced The quiteness of River Tajo met already in others caminos ...a por of emotions concentrated in five hours of an unforgottable day!
6 giugno giEsorno 22 tappa 19 dalla Aldea del Obispo a Torreon del Rubio. Comminometro 7,30. Quanti di voi hanno percorso Il cammino della Plata Sanno che soprattutto in estremadura durante il percorso si aprono e chiudono diversi cancelli. Immaginate quindi la mia sorpresa questa mattina in ore molto piccole quando arrivato davanti a un cancello della via pecuaria me lo sono trovato chiuso con un catenaccio. Avideoevo già percorso a quel punto circa 2 km e mezzo accompagnato dai suoni e dai rumori della notte. Di fronte al cancello chiuso non mi è restato che tornare indietro e usando una strada asfaltata tornare al percorso previsto. Questa volta non mi è venuto in mente di saltare il cancello come ho fatto qualche giorno fa per due motivi banali ma importanti il primo il cancello era alto più di 2 metri e il secondo era che al di là del cancello allo stato brado dormivano famiglie intere di maiali. Arrivato alla fine della tappa Ho chiesto al primo bar dove mi sono fermato il motivo per cui non vengono lasciati aperti i cancelli e lui molto semplicemente mi ha detto che i padroni fanno quello che vogliono. risposta che mi pare sufficiente per comprendere quanto successo. Certo è che se questo cammino ha in animo di svilupparsi molti ritocchi saranno necessari sulla sua organizzazione. Superato questo primo scoglio della giornata Il cammino si è svolto in modo regolare senza troppo caldo ieri infatti un forte temporale abbassato un po' le temperature . all'arrivo sono stato accolto da Pilar nella sua accogliente casa rural la cañada
5 giugno giorno 21 tappa 18 da Trujillo a La Aldea del Obispo Camminometro 6 La aldea del obispo è un municipio spagnolo nella provincia di Caceres con circa 300 abitanti nei giorni scorsi è stato confinato per una insorgenza di alcuni casi di covid ma da un paio di giorni La situazione sembra sotto controllo così mi dice Marisol la gentilissima e efficientissima proprietaria con il marito della casa rurale temado che mi ha accolto per la sosta Il posto è molto bello e curato . l'impressione entrando in casa è stata quella di entrare in una casa di campagna della Toscana antica a partire dai pavimenti in cotto alla cucina in legno massiccio e alle seggiole impagliate e pesanti proprie di alcune case toscane. Il percorso del cammino dopo aver lasciato la città dai cento monumenti segue una strada con poco traffico e costeggia la dehesá. dove appaiono i primi allevamenti di maiali di alta qualità. Il paese prende il nome dal vescovo Domingo che partecipò alla riconquista con il re Fernando III il santo e ottenne a seguito della Vittoria sui Mori una regalo di terreni Dove appunto venne fondato il nucleo del paese attuale.
3 gIugno giorno 19 tappa 17 da Abertura a Trujillo. Camminometro 6+ Per i commenti e le foto si rimanda a domani...stasera chiuso per riposo settimanale.. Mi sono fermato alla maison Hueso dove Francisco e i suoi colleghi mi hanno fatto conoscere alcuni piatti della cucina locale conditi da un ottimoq Habla vino frutto della Terra di queste parti mescola di shiraz Cabernet Sauvignon e tempranillo l'ideale per una notte dormita da bambino. 4 giugno giorno 20 Trujillo. Raramente mi è capitato di trovare in uno spazio così limitato tanta storia e leggende e miti come qui aTrujillo. La giornata era cominciata bene questa mattina con la soluzione di alcuni dei problemi tecnologici che mi hanno accompagnato lungo il cammino grazie a Letizia del phone House che con abilità e semplicità ha ristabilito connessioni è ottenuto autorizzazioni per il mio mobile. Alle 11 ho partecipato ad un giro organizzato da questa officina del turismo attraverso le pietre e i ricordi di questa incredibile città dai celti ai Romani ai Mori alla riconquista all'emigrazione verso terre da esplorare di figli cadetti e o illegittimi di famiglie nobili del posto fino ad arrivare al castello arabo Cristiano che domina la città. Questa è la terra che ha dato i natali a Pizzarro Fondatore del Perù e Orellana che risali o meglio ridiscese i Rio da lui battezzato delle Amazzoni. Storia condita dal i racconti di Mamen la guida che oggi ci accompagnava.Non mi dilungo oltre ma invito Chi è interessato a dare un'occhiata su Google a questo paese e se mai dovesse capitare da queste parti una visita mi sembrerebbe quanto mai utile...
Pero El momento más emocionante destos dos días en Trujillo ha sido el encuentro con Josè Luis profesor en Badajoz y Peregrino D.O.C. Lo conocí el año pasado en Sales Asturias a lo largo del Camino Primitivo. Una pequeña charla en el Albgue Municipal antes de ir a la cama. La mañana seguinte ya había desaparecido mucho más rápido que yo. Bien cuando llegue en Villanueva de la Serena le envie un whapp para saludarlo. Su respuesta... Vengo a verte en Trujillo. Ciento e pico kilometros de ida y igual de vuelta. No olvidaré José Luis tú abrazo fuerte Estilo pre covid en frente a la Mesón Hueso y tu generosidad en ofrecerme el rico almuerzo en La Troya. Gracias. De corazón..y suerte para tu Camino...
2 giugno Giorno 18 tappa 16 da Campo Lugar a Abertura Camminometro 8. Ieri é stata una giornata ricca di sorprese e di emozioni arricchita dalla accoglienza ricevuta dalla Sindaca Josefa Blanco Fragoso. Ospitalità particolarmente apprezzata dopo che il Municipio di Allcolarin, dopo una prima. vaga risposta si era defilato...Così questa mattina prima di partire per Abertura (distante solo pochi chilometri) sono passato a salutare Sindaca e i suoi collaboratori Angelica e cAlberto. Josefa mi ha detto che tra qualche mese dove ho dormito sulle poltrone ci sarà un piccolo albergue... A Campo Lugar c'é anche un ottimo bar ristorante Maison El Mi Con fino ottimo e cameriere gentili e sorridenti.
Arrivato a Abertura altra sorpresa. In Comune la Sindaca Olga Maria Tello Mundos ha dato disposizione di alloggiarli nel centro sportivo. Il letto ë ancora avvolto nella plastica...la soluzione é ottima... Il servizio doccia é nella piscina municipale al momento chiusa al pubblico... Mi par di essere tornato sul Cammino della Lana ..L' "intorno" è cambiato completamente. Tra ieri e oggi ad esempio ho attraverato sette nuclei abitati e in quasi tutti c'era un bar aperto... Il che riduce la necessità di caricarmi litri di acqua... Diversi gli incontri con gente del luogo, da un contadino che hz voluto raccontarmi come riusciva a raccogliere le oatate senza romperle con la zapo al Saxofonista e imorenditore audiovisuale Cesar che sta tentando di risorgere dopo la crisi... (audiovisualeslasvegas.com). Insomma oggi giornata tranquilla in attesa di Trujillo primo dei due obittivi di questo Cammino
Giorno 17 tappa 15 da Villanueva de la Serena a Campo Lugar 29 km Camminometro 7+ Oggi per la prima volta dalla partenza di Encinas Reales, mi sono messo in cammino senza sapere dove mi sarei fermato. Il percorso attraversa infatti quattro paesini ed in ognuno di essi c'era la possibilità teorica di essere ospitati dall'Ayuntamento o dal Parroco...possibilità che si é concretizzata nell'ultimo della serie Campo Lugar appunto dove l'Alcadesa D.. Josefa Blanco Fregoso mi ha messo a disposizione la sede del vecchio municipio dove mi sono installato comodamente. Il tracciato di cammino é praticamente piano , segue per un certo tratto la via Verde De Las Vegas del Guadiana un ampio fiume che si attraversa su un alto ponte. Per buona parte del cammino mi hanno fatto compagnia decine di cicogne. Praticamente un nido di ogni palo della luce. Sui tralicci veri e propri condomini di nidi. Prima di partire da Villanuevà sono stato a salutare la statua del pellegrino, ospitata da una normale rotonda stradale. Pochi decine di metri e ecco la stele a ricordo delle conquiste spagnole, personificate da un prete, un soldato e un marinaio...
día 16 etapa 14 desde Magacela hasta Villanueva de La Serena camino metro 7 Etapa muy sencilla y tranquila desde el pueblo de Malacela dónde he podido disfrutar la gran hospitalidad qué me ha reservado María Isabel la dueña de la casa rural el Cercon qué recordare por su tranquilidad y la generosidad de María Isabel. Yo llegue a la casa rural totalmente roto después de 33 km bajo una temperatura de 35 grados y además habiendo perdido el recorrido debido a a mí estupidez y falta de sentido común. En todo caso la parada en el CARCON ha sido fenomenal y después de un descanso de más que 11 horas esta mañana estaba fresco y listo para la nueva etapa. Una etapa corta de 13 kilómetros a través campos de trigo listos para la cosecha. Cómo los otros días no he encontrado nadie a lo largo del camino en el sentido que no hay otros peregrantes ni peregrinos ni tampoco caminantes .Solo he encontrado ya en el rededor deVilanueva unos chicos y chicas que hacían entrenamiento deportivo. Pero sí que unos kilometros antes de Vilanueva he encontrado un señor qué desde un campo de trigo estaba subiendo a la carretera empurrando una bicicleta. Un hombre mayor bajito con una camiseta y una gorra verde del mismo color. Le pregunté al señor que después me dijo llamarse Manuel porque estaba en el medio de un campo de trigo me contesto diciendo que era el dueño del campo y que lo había comprado porque no le gustaba dejar su dinero en los bancos de los ladrones. Entonces me quedé para saber más de su situación y de su vida y el tema principal de su conversación fue la necesidad de acabar con este sistema de ladrones. Manuel me pareció un verdadero revolucionario del siglo pasado é lo saludé mientras estaba empurrando su bicicleta arriba a lo largo de la cuesta. Unos minutos más tarde remontado en la bicicleta bajando hasta Villanueva me saludó con una gran sonrisa. Después en Vilanueva mismo he encontrado tres personas que quiero recordar hoy. Carmen Angela y Rubens. La primera me vendió cápsulas de harpagofito en una tienda de boristeria y además me dio indicaciones sobre lugares y tiendas en el pueblo. Ángeia trabaja en el ayuntamiento y la conocí porque fue a sellar las credenciales. Ella me contó de don Pedro de Valdvia fundador de Chile con el nombre de Nueva Extremadura y también me contó de la tortilla de patatas que nació en esta comarca en el 1778. Villanueva de la Serena es considerada la patria de la tortilla de patatas punto ...Deafortunadamente hoy no me ha sido posible probarla. Puede ser que intentaré esta noche. finalmente Rubens es una joven que trabaja en una tienda de electrónica y me vendió una batería nueva para el móvil la que tenía conmigo estaba rota y yo no lo sabía. Fue asi que ayer cuando vi que el móvil estaba descargando sé y lo conecte a la batería no se lo recargo y perdí mi posición y me hice unos 5 km más de camino bajo el sol caliente de Extremadura. Villanuova della Serena é la porta di entrata settentrionale della comarca che sto per lasciare nel mio cammino verso il nord verso Trujillo.a. É il VII municipio più popolato della Extremadura con oltre 25.000 abitanti. È una città ricca di storia che inizia con un insediamento Romano chiamato porticonlus e quindi entrata passaggio o porta, passa attraverso il periodo arabo la riconquista è più avanti nel tempo la guerra civile come ricordava questa mattina un anziano contadino sbucato come per incanto in bicicletta da un campo di grano. Villanuova cresce progressivamente nei secoli fino a diventare un importante centro Nella estremadura di oggi la città ha dato i natali a due personaggi famosi per diversi motivi della storia spagnola il primo è Pedro de Valdivia nato nel 1497 militare al seguito dei Pizarro in America Latina e fondatore del Cile. Un secondo personaggio importante nato a villanueva de la Serena e Felipe trigo Sanchez medico rurale e militare nelle Filippine e scrittore noto per le sue novelle e racconti una ultima notazione sulla città infine Villa Nueva della Serena è il luogo in Spagna dove verso la fine del XVIII secolo nasce la tortilla con patate.là tortillia spagnola
Giorno 15 tappa 13 Castuera. - Magacela 28 km Camminometro 75 Parola chiave della tappa "Caldo" ma cosi caldo che mi ha mandato in tilt Il teléfono e duque il GPS. Se la cosa fosse successa su un cammino del piú "normali" la cosa non avrebbe avuto conseguenze...quí mi é costata la fatica di quattro kilómetri in piú...ma é stato solo e únicamente colpa mía...Il percorso é fácile. con l'ottimo fondo del tratturi uno del migliori per i miei scarponi. MA LA TEMPERATURA DALLE 11 in poi era sui 33 gradi senza brezza... Comuque il Cammino é anche questo. Il premio è arrivato entrando nel El Carcon dove Maria Isabel mi ha accolto... da Re! Adesso a schiantarmi a nanna. Il dolmrn lo vedremo domani...
Giorno 14 tappa 12 Monterrubio Della Serena a Castuera km 18 Camminometro 6+ Sono in Extremadura, provincia di Badajoz e cítrico in Questa tappa la dehesa che mi accompagnó silla Vía Della Plata dopo la salita del Calvario...dolci Colline con alberi distanziati querce in prevalenza produttori di quelle ghiande che contribuiscono alla produzione di alcuni dei mitología prosciutti spagnoli. Sono entrato nel cuore della Serena, comarca famosa per insaccati e formaggio (non proprio al livello del manchego ma comunque di óttima qualità) Hoy es un día importante en mi camino por qué por la primera vez encontré una acogida en el albergue municipal de un pueblo. Cuando llame hace unos días al Ayuntamiento de Castuera preguntando si había posibilidades de alojamiento porque el único hostal del pueblo no tenía lugar en cuanto para el día de hoy estaba programada una boda me contestó el señor Manuel funcionario del ayuntamiento mismo me dijo que el albergue estaba cerrado desde el mes de agosto del año pasado pero me dijo también te dejarle unos minutos para ver cómo solucionar el problema. En un rato Manuel me llamo y me dijo que si tenía la prueba de ser vacunado contra el coronavirus podría quedarme una noche en el albergue. Así fue y cuando llegue en Castuera fue a la policía y me entregaron las llaves el albergue qué está en condiciones espectaculares limpio y muy bien organizado. En el mismo edificio del ayuntamiento conocí también al señor Francisco qué trabaja en una organización social en este pueblo. Francisco ha sido muy colaborativo enseñándome informaciones sobre el pueblo y tengo que darle la gracia por su actitud qué ya encontré muchas veces en este camino
Giorno 13 tappa 11 Hinojosa del Duque-Monterrubio de la Serena 33 km Camminometro 7 Primera etapa larga para mí en el camino mozárabe. Esta mañana he despedido a Nacho sobre las. 6 . Él se fue a la estación de buses yo empecé mi camino en dirección norte cuando todavía la alba estaba negra. El recurrido es bastante llano y no presenta problemas particulares. En verdad el problema, bastante gordo me lo ha puesto el móvil qué súbitamente se apagó y cuando intenté empezar otra vez sus servicios me encontré en una situación de total anarquía cun datos e informaciones qué desaparecían de la pantalla. Entonces después de unos cuantos kilometros decidí volver a una pequeña carretera que me ofrecía una mayor tranquilidad. Una luna todavía grande ha acompañado los primeros pasos del camino a través Vallés y colinas ricas en trigo ya listo para la cosecha y encinas árboles solitarios cómo el entorno. Hoy también no he encontrado a nadie y solo llegando en monterrubio he podido conversar con unos vecinos en el bar cerca de mi hostal.. cómo nota de color el hostal se llama el Vaticano pero no ha sido Francisco a recibirme . Juan Manuel el chico con el cual había hablado en lo días antes para reservar me estaba esperando con una sonrisa y una cerveza fresquita. Lo cual después de 8 horas de trabajo bajo un sol muy cálido en las últimas dos horas ha sido un lujo muy agradecido.
Giorno 12 tappa 10 Alcarajecos-HinoJosa del Duque 22 km Camminometro 7.5 Aiutati da una giornata relativamente fresca e da un percorso pianeggiante e dal fondo ottimo abbiamo completo la tappa senza problemi di sorta. Dopo solo tre km da Alcarajecos si attraversa Villanueva del Duque e qualche km piú avanti Fuente la Lanchaa, Questa área fino agli anni sessanta fu sede di una miniera di piombo ricordata da diverse sculture lungo la vía principale del paese. Gli ampi sentieri che portano a Hinoosa tagliano per grandi estensioni coltivate a grano ormai maturo e pronto per la raccolta. Il pensiero corre alle mesetas.. Neppure oggi abbiamo incrociato altri viandanti, ma abbiamo potuto parlare con diversi anziani e con Carmen una giovane socia Della Associazione degli Amici del Cammino di Córdoba che contribuisce d allá manutenzione del tratto di tracciato che passa per il territorio comunale
Día 11 etapa 9 26/05/21Villharta-Alcarajecos km 37 (parte 2) Camminometro 7,5 Después de un rico desayuno en casa de Amparo en Villharta hemos reanudado el camino precisamente en el sitio dónde hemos acabado ayer dónde un monumento recuerda los horrores de la guerra civil. Casi 20 km de subidas y bajadas muy dulces y protegidas por la sombra di encinas y otros árboles. Sendas y anchas vías pecuarias nos han llevado en poco más de 5 horas in Alcaracejos un pequeño pueblo en el medio de grandes plantaciones de trigo qué nos acompañara el los próximos 2 días. El hostal César nos ha acogido con la frescura del aire acondicionado qué es verdaderamente un lujo. En todo el camino no hemos encontrado a nadie.... La soledad como he dicho esta mañana en el vídeo es amante y hermana en este camino...
Día 10 etapa 9 25/05/21 Villharta-Alcarajecos km 37 (parte 1) Camminometro 8. Etapa larga con algunas subidas y bajadas entre colinas rellenas de encinas y olivares. El recorrido cruza el río Guadal bardo y un segundo río más adelante que en este tiempo del año no tiene agua afortunadamente . CiSinembargo en este camino no hay las herramientas para cruzar que encontramos en caminos más recurridos y entonces la única manera para cruzar es quitarse las botas y cruzar a pies desnudos o bien usar bolsas de supermercado para proteger los zapatos. Decidimos dividir la etapa en dos días .Amparo, la propietaria de la casa rural donde hemos quedado nos recogerá en un sitio dónde hay un monumento para recordar el tiempo y los hechos de la guerra civil y mañana por la mañana nos dejará en el mismo sitio para continuar con el camino todo ha pasado muy bien y hemos disfrutado muchísimo en la recorrido hemos encontrado un señor de más de 80 años qué nos ha hablado de su vida en el Sahara de su actividad cómo miliciano en el desierto después de un 15 minutos de narraciones sobre su vida el señor Isidro Sánchez Sánchez nos ha dejado continuar con el camino.... Il cammino si sviluppa lungo il Parco Nazionale del Pedroche e segue per un certo tratto la Cañada real de Soria importante arteria della transumanza
Día 9 etapa n.8 de Cerro Muriano hasta Vilharta km 21,7 Camminometro 8 La parada en Cerro Muriano a sido muy interesante. Don Juanco dueño del bar X y del hostal el Brigadier nos ha enseñado cómo en el pueblo nació el cinco de septiembre 1936 de hecho el fotoperiodismo de guerra. Desde el mes de junio unos 400 milicianos de Alcoy habían ocupado el pueblo Pedro las tropas nacionales ya se prepararon a rescatar el pueblo y entonces Robert Capa acompañado por Gerda Taro decidió documentar las acciones de guerra. Mientras las tropas franquistas estaban preparando el ataque final Capa saco unas cuantas fotografías de los milicianos y de la población civil que abandona el pueblo. Caras de mujeres y viejos y niños qué hacen comprender el miedo y la desesperación del momento. Está secuencia fotográfica es considerada cómo el primer servicio fotográfico de guerra del siglo XX. Don Juanco hoy nos has enseñado también anécdotas y narraciones sobre la actividad de Robert Capa en la región de Córdoba. Así como salió la famosa fotografía del miliciano golpeado por una bala enemiga. La tappa di oggi ha attraversato paesaggi che mi hanno ricordato moltó l'entrata in Extremadura. Mancavano però i8 Tori e i maiali pulitissimi e dal pelo lúcido che vivono in quella regione trattati come re..l' único animale che abbiamo incrociato in tutti. Il tragitto é stato una cocina che si aggirava tra le quercie di un ampio spazio della grande base militare di Cerro Muriano. A Vilharta abbiamo trovato una óttima accoglienza nell' hostal la Guardilla da Amparo e i suoi non-so-quanti-gatti.
Día 8 Etapa N 7 Córdoba - Cerro Muriano km 18,5 Camminometro 7,5 Dopo una giornata da turigrino riprende il viaggio. Tappa totalmente diversa rispetto alle precedenti. Moltó ben segnalata la uscita da Córdoba a partiré dalla Parrocchia del Santo. Qualche goccia di pioggia accompagna i primi chilometri di cammino su sentieri ben tracciati e mantenuti. Un mojón un periferia CI dice che siamo a 998 km da Santiago... Metre scatto una foto a Nacho pensó che per questa volta sarei felice di comp!etaré il Cammino Mozárabe per Trujillo fino a Plasencia..vedremo La prima settimana é passata senza problemi di sorta e il corpo comincia a richiedere di camminare. Dopo una décina di chilometri il cammino prende a salire da una altitudine di 200 metri ai 560 del passo che CI porta dopo un palo di chilometri a Cerro Muriano.importante campo di battaglia durante la guerra civile Sosta obbligata al bar X Dove il signor Juanco CI inonda di racconti suRobert Capa e la sus compagna fotógrafa e guerrigliera GerdaTaro. La etapa de hoy ha sido la mejor desde la salida de Encinas Reales. El clima, el recorrido y la hospedalidad preferida por Juanco hacen este día muy especial! The war fotographer Frank Capa paso unos tiempos en esta parte de Andalucia and since few years ago It seemed that the famous picture of the falling militian had been shot en Cerro Muriano. More recently appeared that Robert Capa had shooted. his picture un Espejo, south of Córdoba (were we passed on our way to Córdoba). Furthermore the picture, one of the iconos of the Spanish Civil War seems to be a fotomontaje/
Day 7. 22/05/21 Córdoba .Oggi giornata da turigrino dedicataa e una passeggiata tra i vicoli Della ciittá vecchia, e allá Mesquita, un complesso architettonico imponente.La città califfale è testimonianza importante di un periodo stórico che ha segnato un un modo importante la storia del Padre. Córdoba è moltó ricca di monumenti y angoli di grande interese Con el amigo Nacho hemos recurrido las calles de la ciudad incluso el barrio San Basilio que en estos días está lleno de flores por el festival de los patios. Una maravilla qué quiero compartir con algunas fotografías. In these days Córdoba it's trying yo resurrect from the crisis caused by the pandemia. At the moment visitors are mainly Nacionals but It is easy to predict that very soon San Basilio will be packed by foreigners
Giorno 6 21/05/21 Da Santa Cruz a Córdoba 25 km. Tappa senza possibilitá di rifornimenti intermedi, un típico stile "Plata", da affrontare con congrue scorte di acqua. Partenza alleseil e tranquilla traversata di dolci Colline tra campi di grano ormai pronto per il raccolto e scomposti campi di girasole finanziati dalla EU. La pista che seguiamo é amplia . quí il camminare é placere. Córdoba CI da il benvenuto con l'imponente ponte romano. Come siempre cápita , dopo l'arrivo di tappa, cala l'adrenalina e sale la stanchezza...e l'hostal Alcàzar,zero stelle e due mezze lune, mi accoglie con il sórriso di María che riceve i Pellegrini...
Giorno 5 20.05.21 Da Castro del Rio a Santa Cruz via Espejo. 24.5 km. Ieri sera ci dicono che a mezzanotte riparte il confinamento per l'alta incidenza Covid... E allora via quando ancora é notte... Si cammina bene al buio sulle alie vie pecuarie di Andalusia... Alle prime luci del giorno l'alba nera si tinge di cento verdi, degli ulivi più vecchi, di quelli appena piantati che paiono grandi cimiteri militari ( ogni piantina protetta da un cilindro bianco). L'unico rumore che si sente ogni tanto è quello delle pompe che riforniscono gli alberi di acqua. Uno a uno. Serpentelli neri attorno a ciascun fusto. Umidità e vita. Attorno terra polverosa... Dopo una decina di chilometri saliamo a Espejo paesino arroccato su una collina attorno a un castello restaurato. Per le strette calli solo pochi anziani contenti di poter rivedere pellegrini... La discesa verso Santa Cruz è un toboga che ci porta verso tutti gli angoli della rosa dei venti.. Ma vento poco poco e quando si fa sentire lo ringraziamo A Santa Cruz stop all'hostal La Bartola, così chiamata in onore di un cane da caccia "campione di Spagna" un pò di anni fa.... Ottima accoglienza con un gaspacho che rinfresca anche l'anima.. Domeni ci aspetta Cordoba Dia 4 19.05.21 de Baena hasta Castro del Rio 20 km Partenza anticipata alle 6.30 per sfruttare le ore più fresche. Il cammino si snoda attraverso colline ricoperte da oliveti a perdita d'occhio. In poco meno di cinque ore arriviamo a Castro del Rio. L'Albergue é ancora chiuso ma Casa Antonio é porto sicuro e piacevole dove fare sosta. Un SALMOREJO Cordobes gustato nel primo bar ristorante trovato all'ingresso nel paese. D'Tapas" é un ottimo incentivo per la meritata siesta...secondo quanto ci avevano detto nel paese ci sarebbe un importante focolaio di Covid però la vita sembra proseguire normalmente e il caldo non incentiva l'uscita da casa.. 'almeno nelle ore centrali del giorno
Dia 3 18.05.21
Da Dona Mecia e Baena. 9km
Tappa corta ma duretta per salite e discese che seguono lungo colline coltivate a oliIl caldo é mitigato da una brezza che accompagna il cammino. Un mojon ci ricorda poco prima diBaenz che mancano 1092 km a Santiago. In Baena si uniscono i quattro cammini Malaga, Jaen, Granada e Almeria. Ora riuniti in un unico percorso verso Cordoba. BAENA é cittadina (20000 abitanti) ricca di storia anche tragica (gli eccidi della guerra civile)...
Dia 2 17.05.2 Desde Lucena hasta Dona Mencia.
Nota per la produzione di vino e olio Dona Menciz risale ai primi anni del XV secolo 'Situata accanto al parco naturale de las Sierra Subbéticas e lungo La Via Verde del Tren de l' aceite, pista perdona e ciclabile ricavata dal percorso di una ferrovia in disuso usata nel passato per il trasporto delle olive ai centri di raccolta e produzione. Tra i monumenti da visitare, il Castello, il molino oleario del Duca di Sessa. Arrivando al paese lungo il Cammino verso si incontrano biciclette trasformate in monumenti... Dona Mancia é infatti conosciuta anche come "Città amica, della bicicletta.."
La villa debe su nombre a Dona Mancia Lopez de Haro esposa del capitan de Fernando III D. Alvar Perez de Castro. Su Fundacion empieza con la construction del castillo por D. Diego Fernandez de Cordoba.
Dia 1 16.05.21
Da Encina Reales a Lucena
Etapa muy agradable en una pista at raves De olivares que llenan todo el pasaje. No se encuentra csi nadie a lo largo del camino. Solo Pepe un cecino de una Finca a pocos kilometros de Lucena nos pregunta de donde venimos y nos acompanho un rato hablado amabilmente. Al final nos dice que el tambien es Peregrino...
20.5 km senza particolari difficoltà. Lungo una pista di terra circondati da oliveti. Unico intralcio l'attraversamento di un Rio risolto col sistema sacchetto...
La temperatura raggiunge quasi i 30 gradi ma é secca e un venticello allevia la fatica... I passi procedono bene e in poco più di cinque ore raggiungiamo Lucena. Dove ci aspetta un piccolo premio.
Dia 0 15. 05.2021
Encina Reales. Dopo un'ora e mezzo di bus da Malaga eccoci alla partenza... Prima tappa alla polizia locale per timbrare la credenziale così come facemmo il 9 marzo 2020. Due timbri uguali e in mezzo... Un anno. Ma ora si che è un anno dimenticato... Il Cammino continua con la magia che abbandonai qui quella mattina piena di ansie e paure. Ora sto scrivendo dal Palomar IL RISTORANTE di Encina Reales. Attorno a noi decine di ragazzi e famiglie a festeggiare la festa del Patrono del Paese. Il Covid é lontano... Ci hanno detto alla Polizia che siamo i primi pellegrante a chiedere il sello...
14.5.21
Primo pezzetto dell'avvicinamento alla partenza. Oggi da Las palmas dove lascio una tempesta di vento a Malaga dove mi accoglie Nacho con uno splendido sole. Alla partenza pochi passeggeri e tanta confusion tra procedure nuove e protocolli daattivare.
Due rapide considerazioni all'arrivo. Il covid ha messo fine agli arrembaggi post atterraggio che offrivano scene da inferno dantesco. Con paseggeri che calpestavano I vicino pur di recuperate per primi il bagaglio per poi rimanere in piedi inattesa di sbarcare Il che mi parepositivo.Negativoinvece il volantino offertomi da una sorridente signorina uscendo dall aeroporto. Pubblicità...non di ristoranti o giro tiristici, ma di un laboratorio di analisi che offre il test saliva covid...Adesso serata di relax con Nacho e domani secondo e ultimo pezzo della Marcia di avvicinamento a Encinas Reales...per domenica si prevedono 32 gradi...
13.05.21 Comincia il Cammino con lo sbattere della porta chiusa alle spalle. C’è vento di sud stamane, a scontrarsi con passi e pensieri mescolati nella bolla sognata e attesa. Ore lunghe di reclusione, a subire i divieti, giorni di libertà vigilata, a cercare di leggere l’incomprensibile, mesi di narrazioni costruite a riempire vuoti spazi televisivi, sequele di terrore e speranze e fuochi fatui al fondo di gallerie nere di fumo. A casa lascio elmo e corazza, protezione e sicurezza nella vita normale Non mi serviranno , sulle vie del Matamoros, tra gli olivi di Andalusia e i tori di Extremadura nella felicità del silenzio.
Comienza el camino con el ruido de la puerta cerrada detrás. Hay viento del sur esta mañana y choca con pasos y pensamientos mezclados en la burbuja soñada y esperada. Largas horas de encierro, sometiéndose a las prohibiciones, días de libertad vigilada, tratando de leer lo incomprensible, meses de narraciones construidas para llenar espacios de televisión vacíos, secuelas de terror y esperanzas y velas trémulas al fundo de túneles llenos de humo negro. En casa dejo mi casco y armadura, seguridad y protección en la vida normal No los necesitaré por los caminos de Matamoros, entre los olivos de Andalucía y los toros de Extremadura en la felicidad del silencio.
13.05.21 Domani Malaga e il giorno successivo in autobus a Encinas Reales da dove continuerà il Cammino...
Mañana rumbo a Malaga y el dia seguinte en bus hasta a Encinas Reales de donde el Camino continuara
Dia 5 da Castro del Rio a Santa Cruz (via Espejo) 24.5 km. Ieri sera abbiamo saputo che dalla mezzanotte di oggi territorio del Comune di Castro del Rio sarebbe stato posto nuovamente in quarantena a causa dell'alta incidenza di casi di covid 19. Così stamattina alle 6 abbiamo tolto il disturbo e, lasciata l'ottima pensione Casa Antonio ci siamo avviati verso Espejo arroccata sotto il castello che domina vallate ricoperte da oliveti. La ampia pista segue il dolce ondulio delle colline. Tra il mare sterminato di oliveti si notano qua e là appezzamenti piantati a mandorle e girasoli segno che r lmonocoltura sta diversificandosi a seconda delle richieste del mercato. Dopo 6 ore e mezzo (con pochissimo asfalto) arriviamo a Santa Cruz, avvolti in un cappa di calore ben presto sciolta dal primo sorso di birra.
13/05/ 2021. Il mio compagno è carico. Lui di peso io di leggerezza. Lui delle cose che saranno casa nei prossimi giorni. quanti non lo so. Io per riprendere da dove l'anno scorso si interruppe il primo tempo di una partita appena cominciata. Ancora poche ore e poi via verso nord!
11/05/21 Il 6 marzo 2020 partivo da Malaga, direzione Cordoba, in compagnia di Nacho, un Pellegrino conosciuto sul Cammino di Inverno a fine 2019. Partimmo ricchi di entusiasmo, ma preoccupati dalle notizie che stavano invadendo il mondo. Il cammino seguì tranquillo, per gli scenari del Sud dell'Andalusia. Prima tappa ad ALMOGIA poi VILLANUEVA DELLA CONCEPCION, la salita del TORCAL e i tesori di ANTEQUERA, e poi verso VILLANUEVA DE ALGAIDAS, passando a fianco della rocca dell' INDIO ADDORMENTATO, custode di segreti di amori tragici e impossibili. Il 9 marzo arrivammo ad ENCINA REALES in tre. Lungo la strada si era infatti unito a noi Leo, un baldo ultrasettantenne musicologo olandese. Nacho rientrò a Malaga la sera stessa, come da programma, mentre le televisioni passavano le prime immagine del documentario horror che ci avrebbe accompagnato per le settimane seguenti. Durante la notte dormii pochissimo, combattuto tra il desiderio di continuare e la evidenza di tentare il rientro a casa. Ulisse venne sconfitto da Adriano e il giorno stesso, grazie ad una favorevole congiunzione di orari rientrai a Gran Canaria. Due giorni dopo sarebbe stato annunciato il confinamento totale. Vissuto all'inizio come sconfitta, quel rientro precipitoso ha mantenuto viva la fiammella del desiderio di ripartire da Encinas Reales verso Cordoba. Quasi ci siamo. Tra due giorni riceverò la seconda dose del vaccino e tra quattro partirò per Encina Reales. Per entrare di nuovo in quella bolla che tanto amo.
11/05/21 El 6 de marzo 2020 salí de Málaga, rumbo a Córdoba, en compañía de Nacho, un peregrino que conocí en el Camino de Invierno a finales de 2019. Salimos llenos de ilusión, pero preocupados por la noticia que invadía el mundo. El camino transcurrió con tranquilidad, por los escenarios del sur de Andalucía. Primera parada en ALMOGIA luego VILLANUEVA DELLA CONCEPCION, el ascenso de TORCAL y los tesoros de ANTEQUERA, y luego hacia VILLANUEVA DE ALGAIDAS, pasando por el peñón del INDIO DURMIENTE, guardián de los secretos de amores trágicos e imposibles. El 9 de marzo llegamos tres a ENCINAS REALES. En el camino se nos unió Leo, un atrevido musicólogo holandés de más de setenta años. Nacho volvió a Málaga esa misma tarde, como estaba previsto, mientras las televisiones pasaban las primeras imágenes del documental de terror que nos acompañaría durante las siguientes semanas y meses. Durante la noche dormí muy poco, combatido entre el deseo de continuar y la evidencia de intentar volver a casa. Ulises fue derrotado por Adriano y el mismo día, gracias a unas coincidencias favorables, regresé a Gran Canaria. Dos días después se anunciaría el confinamiento total. Experimentado inicialmente como una derrota, ese regreso apresurado mantuvo viva la llama del deseo para volver otra vez a Encinas Reales y continuar el Camino hacia Córdoba. Casi llegamos. En dos días recibiré la segunda dosis de la vacuna y en cuatro saldré para Encinas Reales La “burbuja” me espera.
Nei prossimi giorni su questa pagina racconterò, con parole e immagini, del Cammino Mozarabe da Malaga (altri rami provenienti da Jaen, Granada e Almeria per riunirsi prima di Cordoba e proseguire poi verso il nord) e vi invito fin d'ora a partecipare al viaggio con osservazioni e domande.
En los próximos días en esta página os contaré, en palabras e imágenes, sobre el Camino Mozárabe desde Málaga (otros tramos salen desde Jaén, Granada y Almería para encontrarse antes de Córdoba y luego seguir hacia el norte) y os invito a participar. en el viaje con observaciones y preguntas que pueden enviarme desde la pagina