Caro Matteo,
chi ti scrive è stato uno dei tanti ai quali tanti anni fa apristi il cuore alla speranza che qualcosa avrebbe potuto essere cambiato in questo nostro Paese. Ero innamorato delle tue parole, dei tuoi discorsi, di quel tuo credere così deciso e che non lasciava spiragli ad alternative. Ma, nella migliore tradizione della nostra gente, alle parole non seguirono i fatti, anzi seguirono fatti sostanzialmente slegati dalle parole e allora, con dispiacere dapprima – è sempre brutto vedere svanire una illusione-con rabbia poi – per l’occasione perduta- sei caduto nel cestone delle opportunità mancate. Quando capii che ciò che ti muoveva era una insaziabile sete di potere cominciai a dedicarti sedici versi al giorno, OGNI GIORNO compreso sabato e domenica e feste comandate dal 22 gennaio 2014, fino al primo agosto del 2018 giorno in cui, dicono i miei versi, Il Ministro Bonisoli tolse la gratuità museale della prima domenica del mese e incassò l’approvazione dei direttori dei più importanti siti culturali del Paese.
Nacque così la Divina (Tragi) Commedia, trasformatasi in qualcosa che di Commedia ha ormai poco.
Tu non eri più da tempo a Palachigi quel giorno, ma da fuori continuavi a rimestare le acque della política, perfettamente incoerente con le tue promesse sbandierate nei salotti televisivi e non.
Ti dico tutto questo perchè con il passare del tempo il senso di malessere nei tuoi confronti è andato via via aumentando, fino a quando oggi, vedentoti nel paddock della rossa, sono dovuto ricorrere a un Plasil.
Continua così caro Flautista di Rignano. La credibilità penso che tu l’abbia perduta, per il senso della indecenza forse c’è ancora spazio.
Ti saluto con alcune parole di Giuseppe Prezzolini “…Essi appaiono vuoti, meschini, senza convinzioni, e pieni di risentimenti personali, dediti al traffico degli scandali, esageratamente permalosi e privi di idee, vendono la parola scritta e parlano con una generale tendenza all’oratoria vuota e risonante. Senza ragione fanno uso di un fiume di parole”. Il giornalista si riferiva agli intellettuali, ma se avesse avuto la opportunità di conoscerti ti avrebbe inserito nella casta!.
Buon PCR di ritorno in patria!
un ex innamorato.