Non so dove tu sia quest'anno
sorriso stanco e occhi distanti
da uno schermo inutile
e insulsi discorsi.
La Festa della Mamma.
Un giorno, dicevi,
di fiori e pasticcini non ripaga
mesi e anni di lontananza coatta.
Tu, ad aspettare,
la sorpresa di una barba
dietro la porta,
sola, a navigare
in un mare di giorni
piatti e uguali.
Tu, a illuminarti
e ricordare cose e persone
inghiottite nella polvere
di un tempo ingiusto.
Tu a lamentarti
di una solitudine imposta
al tuo carattere fiero
e disdegnoso di un gregge
estraneo alla tua storia.
L’ultima festa di queste
ti ho pensata tra gente estranea
rigida, senza un sorriso
né la voglia di regalarlo.
Quest’anno non so dove tu sia.
Certo è che ci sei,
con storie e rimpianti
a chiosare lo scorrere di anni
inghiottiti dalla nebbia.
Ti ho qui vicina, sugli scalini del molo,
a raccontare all’oceano
di tutti i mari navigati assieme.
Un attimo . E già sei lassù,
nuvola indecifrabile preda degli alisei,
nel palcoscenico azzurro
di un giorno di primavera.
Ci sei. Mamma.