La scelta di iniziare un trattamento antibiotico si rivela da subito opportuna. Già dopo la seconda dose di amoxicillina, la frequenza degli attacchi di tosse diminuisce. Durante la notte riposo un po' meglio, ma al mattino decido di lasciare andare i miei compagni e rimanere a letto. Rinunciare a riprendere il viaggio mi pesa. E’ la prima volta che mi succede. Ricordo di essere ripartito om altre occasioni con lancinanti lombalgie (al punto di non riuscire ad allacciarmi gli scarponi), per non parlare del dolore al ginocchio sinistro (Gino), divenuto abituale compagno di interi cammini. Ma questa volta la situazione è diversa…se arrivo alla polmonite la cosa si fa complicata. E così mi lascio andare in una specie di sogno intermittente, interrotto da abbondanti somministrazioni di latte caldo e miele, una zuppa di verdura e due spaghetti --- oltre ai farmaci…e poco a poco il corpo prende atto del riguardo a lui riservato, il catarro diventa più fluido, e una sensazione di benessere sconfigge alla fine il dispiacere. Hueneja mi conferma la importanza di ascoltare la voce del corpo…