DUE SANTA FE ALBOLODUY

Scritto da Adriano 10/02/2023 Lascia una risposta

Passata l'euforia del primo giorno, incrementata sensibilmente dalla speciale accoglienza ricevuta dalla tre Grazie del Cammino, Nely, Veronica e Mercedes, la seconda tappa mi mette di fronte alle prime difficoltà, con la salita (e discesa...il mio Gino, appena rimesso in sesto dalle sante mani e dall'elettronica di Annibale ringrazia con il fratello Occhio) in rapida successione, di tre "picchi". pit stop dopo una decina di chilometri e arrivo a Alboloduy per l'ora del pranzo, consumato al Caffè Bar Nuevo Zamarulo...La Casa del Medico, trasformata in Albergue della Associazione. L'accesso al "nido" avviene dopo aver recuperato la chiave da una cassettina che si apre con un codice numerico inviatoci da Nely ogni giorno. L'albergue è essenziale, ma pulito e dispone di un paio di stufe in grado di aumentare di qualche grado la temperatura invernale. Alboduy offre una farmacia e una piccolo negozio di alimentari, sprovvisto quasi di tutto...Comunque riusciamo a comprare il necessario per permettere allo chef italiano di preparare una pasta calda e, a detta degli altri tre, gustosa...la tipica pasta inventata, ricetta unica e irripetibile...In Alboloduy, paesino di circa seicento abitanti, incontriamo la chiesa di San Giovanni Battista, in stile neoclassico, costruita a cavallo tra XVIII e XIX secolo, a pianta di croce latina e una torre. I tre moschettieri stanno bene, io meno. Sento le gambe deboli e una tosse fastidiosa mi impedisce di riposare alla notto. Sono i prodromi di quanto mi sta per capitare....

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