EMOTICON E PAROLE

Scritto da Adriano 15/04/2022 Lascia una risposta

Cambiano i tempi e cambia la lingua anche se nello scorrere quotidiano del tempo  non ce ne rendiamo ben conto. Il nuovo prende il posto del vecchio e solo pochi addetti ai lavori lo notano. L’uso generalizzato della tastiera ha reso ancor più rapido tale cambio e ormai siamo sempre più abituati all’uso di parole ricche in K, W e X, lettere non proprio tipiche della lingua italiana.

Ma la tendenza più recente  del discorrere sui social è rappresentata dagli emoticon. Dalle faccine tristi o allegre, siamo passati a migliaia di disegni che rappresentano per chi li usa reazioni, stati d’animo e molto di più fino a commenti che vorrebbero essere complessi, ma che in realtà mi paiono essere un altro segnale dell’appecoronamento  marcato verso il quale si sta muovendo la società digitale. 

A me, forse ancora troppo legato alla carta di Pinaider,  gli emoticon non piacciono e penso che contribuiscano  all’ulteriore impoverimento della lingua. Meno parole e più disegni per dichiarare emozioni. No, proprio non mi piace.

Però riconosco di essere un prodotto del secolo passato.

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