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ultimi 20 km del Cammino di Madrid. Camminiamo Juan M ed io attraverso un oceano di verdi punteggiati dal rosso dei papaveri e dal bianco delle margherite. In alto una cappa azzurra che volge al cobalto quanto più è lontana dal sole. Camminiamo allegri verso la meta ormai vicina su una via pecuaria ampia e pianeggiante. Intorno solo campi si no all'orizzonte e qualche raro albero. Finalmente individuiamo un Campanile che annuncia il prossimo paese ma mano a mano che ci avviciniamo ci rendiamo conto che si tratta di un paese fantasma.Si chiama Arenillas de Valderaduey. All'entrata del paese il cimitero ravvivato da qualche mazzo di fiori di plastica. Più avanti il vuoto assoluto tra case antiche alcun con le pareti di fango. Poi improviso il claxon del furgone del pane che fermiamo per comprare qualcosa. A quel punto una signora esce dalla tenda che protegge l'entrata della sua casa ci guarda e ci chiede se desideriamo un caffè punto la risposta è immediata e positiva. Entriamo in casa e Maria Amor,così si chiama la signora, ci offre una tazza di caffè che mi fa ricordare gli anni di bambino in Lunigiana. in quel tipo di tazza bevevo infatti il caffelatte del mattino. Maria Amore ci racconta che nel villaggio sono rimaste solo tre coppie di anziani i giovani vengono ogni tanto a visitarli ma la loro vita si svolge ormai da altre parti. Mi colpisce molto la determinazione con la quale Maria amor vuole continuare a vivere nel villaggio a coltivare la sua frutta e la sua verdura e con molto orgoglio ci regala un bel sacchetto di fragole appena colte e lavate. Dopo oltre un'ora di sosta ricordo al mio compagno di viaggio che la regola numero uno del cammino dice " se non parti non arrivi" e allora lasciamo con un abbraccio Maria Amor. La ricorderemo per il suo caffè e le sue fragole