LA POLVERE DEL TEMPO

Scritto da Adriano 05/01/2023 Lascia una risposta

Tra i miei ricordi di bambino vi è un appartamento. Non so a chi appartenesse, probabilmente ad un lontano parente o a un conoscente della famiglia che viveva solo. Si trovava nel stesso quartiere dove nacqui a La Spezia, il Prione, in un palazzo scuro e dal grande androne, scale di marmo, graffiate dal tempo, ringhiere di ferro battuto con i pomelli di ottone. Un senso di vecchio, che mi accompagnava su per le scale fino al quarto piano. Dell'appartamento ricordo un lungo corridoio che portava dall'ingresso alla cucina, la penombra che avvolgeva persone e oggetti, ma soprattutto la polvere che copriva, quasi a volerli proteggere, mobili e oggetti. E poi il senso di "pieno" che dava quella casa. C'era troppo di tutto, piante, libri, quadri, ammennicoli vari. C'era anche, in un angolo della sala, una specie di altare zeppo di santini e fotografie di persone che avevano lasciato ormai questa valle di lacrime, come chiamava il mondo mia madre... Sono ormai passati settanta anni da quel tempo e adesso che sono più o meno coetaneo del vecchio di via del Prione di allora cerco di impedire alla polvere di accumularsi su mobili e cose. Avere voglia di rimuoverla mi da la sensazione di essere ancora in qualche modo attivo in questo mondo che poco a poco sta perdendo interesse per me, portandomi sempre più spesso a disinteressarmi di tutto quanto non abbia una relazione diretta con la vita che sto conducendo. Non so quanto ancora durerà questa crociata antipolvere, ma so che, se dovesse finire, sarebbe un segnale che presto dalla polvere si passerà alla cenere.

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