E’ sempre una sera speciale quella che precede un appuntamento importante per il giorno che verrà: esami incontri, un viaggio…ll calar della sera aiuta a risolvere gli ultimi dubbi, a trovare le soluzioni che ci paiono migliori per affrontare quanto ci aspetta. Ho tanti ricordi di sere prima di…la maturità, l’esame di anatomia, la prima partenza per l’Africa,i matrimoni…ricordi che ogni tanto saltano fuori dallo schedario dove sono custoditi e si fanno rivivere, con la leggerzza di uno spettacolo rivisto in chiave diversa dalla “prima”. Anche questa sera, è una sera prima di…speciale. Il ritorno sul Cammino dopo sei mesi dall’ultima volta. L’anno scorso riuscii a infilarmi tra le ondate che spazzavano la Spagna e a scoprire, e poi ripetere, il Cammino Primitivo… esperienze certamente molto belle, ma il pensiero tornava spesso a quella piccola Ermita di Encinas Reales, ultimo paese della provincia di Malaga sul Cammino Mozarabe dal quale fui costretto a fuggire il 10 marzo, due giorni prima della dichiarazione dello Stato di Allarme che avrebbe bloccato il paese per mesi. Tutto era pronto già programmato per partire ai primi di maggio, poi a vaccinazione ha fatto slittare di un paio di settimane. Nulla in confronto all’anno di attesa. E stasera sono qui, a immaginarmi come sarà il ritorno. Venerdi ornerò agli uffici della polizia locale dove ritirai la chiave dell’albergue, ma solo per farmi mettere un altro timbro, accanto a quello che mi stampigliarono il 9 marzo 2020. In mezzo più di un anno che non avremmo mai pensato do dover vivere.