Lacrime e sorrisi

Scritto da Adriano 31/07/2021 Lascia una risposta

La mattina comincia con le lacrime irrefrenabili di Pavel. Ieri sera non si staccava dal telefono. Lunghe. pause, qualche frase concitata. Stamani è sceso come convenuto alle 7,15, si è seduto in silenzio ed ha cominciato a piangere, un pianto da bambino, singulti e pause in apnea. Enrico ed io ci siamo guardati, pensando ad un lutto…e in effetti di lutto si trattava. “La mia ragazza è andata in Messico per uno tage di qualche settimana e ieri sera mi ha detti che rimarrà mesi e che oer lei la nostra storia è finita…Imagine??? e giù a piangere e ci guardava con gli occhi di un vitello prima della pistolettata finale.. e quando ci siamo salutati all’aeroporto mi ha giurato il suo amore…
Forte della mia esperienza in temi di abbandoni ho dato il meglio di me, sul piano teorico, per “dare una mano”a questo marcantonio di quasi due metri di altezza che stava vedendo finito il suo mondo di ventitreenne…Tra un caffè e un succo di pera Pavel si è a poco a poco calmato…ha chiuso nel suo zaino tutto il dolore che porterà per un tempo più o meno lungo e dopo averci salutato con un forte abbraccio (covid free) e un sorriso (mesto) ha continuato il suo cammino verso nord.
Oici dopo anche io mi sono avviato verso Porto, la meta della giornata.
Una sola “sosta del ricordo” oggi. Ad Alcabaça per incontrare Fernando, un diplomatico in pensione, conosciuto grazie ad una comune amica coreana, (anche lui ha prestato servizio a Seul nel corso della sua lunga carriera).Nel 2018 lo avevo incontrato a Lisbona e ricordo che mi aveva offerto una sosta nel caffe storico più noto della città. A Alcobaça, dove si reca d’estate perché il clima è molto più favorevole rispetto a quello di Lisbona, si è ripetuto offrendomi un caffe e dei meravigliosi dolcetti “monastici” (nella fattispeciele cornucopie)
nella doceria conventual ALCOA, vera e propria fabbrica di colesterolo…
Fernando è persona di grande cultura e ad Alcobaça c’è il più importante monastero medievale cistercense e gotico del Portogallo. Facile immaginare il risultato…un viaggio di grande interesse attraverso gli archi delle navate della chiesa. Spoglia secondo i dettami di San Bernardo ma impreziosita da diversi sarcofaghi che contengono le spoglie di re e regine portoghesi. Particolarmente notevoli quelli di Pietro I e della moglie Ines de Castro, nominata regina dal marito dopo la morte violenta voluta dal padre di Pietro, Alfonso IV…
Lasciata Alcobaça, i suoi dolci spettcolari e la tragica storia di amore reale, ho ripreso il viaggio verso Porto. Unica sosta di rilievo tra Melhada e Agueda per santificare in uno di quei locali poveri ma buoni che tanto mi piaccion, un leitao da manuale del sibarita.
A Porto ritrovo Abel e Alzira, vecchi amici ormai del mondo del Cammino. Abel da una decina di anni è il comandante ella operazione Refugio de Nossa Senhora da Hora che ha visto passare migliaia di pellegrini, con grande soddisfazione… Bello rivederli e riabbracciarli. Domattina torneranno per condividere il pequeno almuerzo…

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