Acqua e ciottoli, vento e luna.
Strumenti di un concerto sempre nuovo
sul palco della quotidiana marea,
colonna musicale dello zapping
tra i ricordi.
Dolorosa tenerezza
di un metronomo impazzito,
fuori dal tempo ormai.
Immagini sbiadite di moviola analogica
soppiantata dal freddo VAR,
testimone tecnico e senz’anima
di errori e cadute.
Non hanno spazio le ore del dolore.
Ripercorrono il sentiero dei giorni
tra le valli dell’anima e il lago del cuore.
passano dalla luce di attimi felici
al buio di una mente incarcerata
nel tunnel dell’imprevisto.
Seguono il binario dell’incredulità,
gestite da semafori colorati
dall’indaco del tramonto e dal blu della notte-
Non hanno tempo le ore del dolore
consumate nell’attesa di un ritorno
vietato dal volere degli Alisei.