…un pò speciali. Li chiamo i giorni della “saudade”, quando il ricordo si mescola all’attesa in una pellicola con una colonna sonora che aiuta a riflettere. Non mi capitano spesso questi giorni “statici”, in equilibrio tra un passato sempre più sbiadito e un futuro rischiarato dalla prossima illusione. Durante la Settimana Santa mi hanno raggiunto voci e notizie di amici e parenti in viaggio e felici di poter godere, dopo due anni, di tempi quasi normali. Io ho preferito evitare la confusione e sono rimasto tranquillo nella mia “caverna” a bordo mare, visionando pellicole mentali di tante Pasque antiche e lontane: ho rivissuto allora la benedizione del fuoco sul sagrato della Chiesa di San Giorgio a Comano, mi sono rivisto nel salone della casa del Nonno a Montalbino, ho riassaporato l’atmosfera delle scampagnata al Lagastrello a bordo della prima Topolino di Papà, tra forme di pecorino di Camporaghena, torta di riso salata e buon vino… La tradizione dell’uscita di Pasquetta continuò fino agli anni dell’Università, fino a quando con l’inizio del lavoro in ospedale la Pasqua divenne un ottimo motivo per rimanere di guardia in Rianimazione, evitando così confusione e affollamenti. , Poi vennero le Pasque in Africa, dove la festività era solo questione intima, cosi come sarebbe successo più avanti negli in Corea e in Tunisia…fino a quando con gli ultimi anni di convivenza con la solitudine la Pasqua è diventata una normale domenica. di primavera.
Saudade dunque, ma anche attesa per una nuova avventura che sta per cominciare nella bolla del Cammino…
Tra pochi giorni infatti tornerò in Penisola, per un tris “Hospitalero-Pellegrante- Hospitalero”
Così oggi,nell’attesa, trascorre un giorno speciale…Stay tuned …