Seconda tappa dell'Inverno al contrario. Camminometro sul sette oggi. Da Ponte Ulla a Silleda, un'altra ventina di chilometri da aggiungere al mio personale percorso jacobeo. A Ponte Ulla ospitalità e pantagrueliche razioni dell'Albergue O Croceiro vengono condivise da camionisti, agenti di commercio e pellegrini, come del resto si conviene a una struttura inserita in un impianto di rifornimento lungo una nazionale trafficata... A Silleda ritrovo nella semplicità monastica del luogo e nel sorriso dell'Hospitalero Luis ciò che ogni peregrante dovrebbe desiderare: un ambiente semplice, pulito, una cucina attrezzata per cucinare un piatto di spaghetti, e poche altre cose...che al Santa Eulalia di sono tutte.Alla partenza stamani temevo la risalita della ripida discesa da San Miguel de Castro, una discesa che mette a dura prova muscoli articolazioni e legamenti...e invece, piano piano, un passo dopo l'altro mi sono ritrovato in cima quasi senza accorgermene. E subito c' è stato un siparietto. Il primo pellegrino incontrato, un giovane spagnolo (Pedro) dall'andatura allegra, si ferma per chiedermi il perché del mio andare alla rovescia. Quando sente che sono italiano mi dice che distro a lui viaggia un Roberto marchigiano. Ci rimettiamo in cammino ciascuno per la propria metà ed io penso di fare uno scherzetto al connazionale. Quando ci incontriamo lo saluto con un Buon Cammino Roberto...credo che un secchio di acqua ghiacciata avrebbe fatto meno effetto..ha spalancato gli occhi e solo quando gli ho detto che Pedro mi aveva informato sul suo passaggio si è rilassato...oggi ho incontrato una ventina di pellegrini provenienti quasi tutti da Siviglia...da domani è Cammino di inverno...