La mia seconda regola del Cammino " alla sera morto, al mattino risorto" ha confermato la sua validità alle primi luci del giorno due. All'Albergue Betlemme si fermano pellegrini e viandanti, ma anche operai che temporaneamente lavorano in zona e studenti, che molto presto, quando fuori è ancora buio, danno l'avvio al nuovo giorno. Noi siamo partiti un pò più tardi, verso Podhradi. Sulla carta il tratto pareva tranquillo, quasi una passeggiata lungo il fiume Moravice, ma... la sorpresa è stata grande, soprattutto per me, quando, dopo una ricca sosta pranzo al Motroradbar, serviti da una gentile signorina che pareva scappata dalla famiglia Addams, il sentiero si è inerpicato ad un centinaio di metri sopra il livello del fiume. Il ginocchio per fortuna ha retto molto bene in salita, facendo fronte anche a improvvisi scivolamenti sul fango e su pietre mobili e radici che arricchivano il percorso. Giunto al punto più alto del cammino, il sentiero ha cominciato a scendere, in alcuni tratti anche molto marcatamente. Il momento più complesso è stato quando mi sono trovato di fronte ad una discesa (che mi ricordava quella di Porto Palo sul Cammino Primitivo, dopo Hospitales), con la differenza che mentre il lato sinistro era protetto, quello destro scendeva direttamente sul fiume. Il sentiero non era largo più di mezzo metro, e a sinistra una elegante lapide ricordava l'ing. Radim, suppostamente precipitato nel fiume proprio in quel punto... ma Zaneta e Barbara, davvero due angeli custodi, mi hanno aiutato a trarmi di impaccio e ad affrontare la lunga discesa verso il fiume, che ci ha poi accompagnato alla meta del giorno, l'Albergo Bila Holubice, Colomba Bianca, a Mokrinky, un grande complesso alberghiero in condizioni precarie di manutenzione gestito da Petr, un giovane molto attivo e gentile, sulle cui spalle la morte precoce del padre ha lasciato il peso della gestione di una impresa impegnativa... soprattutto dopo la caduta del turismo che ha colpito anche la rep. Ceca. Alla Colomba Bianca abbiamo trovato un gruppo di ragazzini impegnati in un campo estivo di rugby. Allegri e vocianti ci guardavano con sorpresa e curiosità. Il "pellegrante" ( poutnìk in ceco...) non è incontro frequente lungo il Moravice... Al momento di salutarci Per ci mette in mano tre mele. E ci abbraccia.
Seconda tappa di 20.7 km, passi 31.900, tempo 7h 40'