PERCHE' OPAVA? TRE

Scritto da Adriano 07/09/2022 Lascia una risposta

Lasciata la Colomba Bianca dopo una imponente colazione tarata per rugbisti in fiore, ma molto apprezzata anche dai tre poutniki costantemente affamati, indipendentemente da età, stazza e sesso..., e seguendo le indicazioni del sentiero rosso che coincide per lunghe tratte con il Cammino Moravio, puntiamo su Budisov nad Budisovkou. Lungo la prima salita trovo una lunga litania di nomi di santi/e affissi ad ogni 200-300 metri su un albero. Le ragazze mi spiegano che servono per comunicare la posizione del viandante, in caso di necessità alla Protezione Civile..."sono sotto San Venceslao, piuttosto che San Pietro o Santa Barbara. A Santa Barbara è dedicata una cappella sulla cima della collina. Lungo la discesa che non pare terminare mai il ginocchio mi avvisa di essere al limite e che devo rallentare...Continuando lungo il fiume incontriamo imponenti giacimenti di ardesia (che mi rimandano col pensiero ancora una volta al Cammino di Inverno, lungo il Sil, da Sobradelo a O Barco...) e una scusa di roccia per bambini delle elementari, che si avvicinano ad uno sport esigente e duro. Dopo aver attraversato la grande diga di Kruzberg, e seguito per un breve tratto il lago artificiale a monte della imponente infrastruttura, il cammino (quasi sempre su sentiero, con pochi tratti in asfalto,) raggiunge Budisov, dove per la seconda volta nella mia non lunga-ma intensa...- vita da pellegrante, trovo una sistemazione per la notte a circa 4 euro. (la volta precedente fu a Peñaflor de Harrija sul Cammino di Madrid...). Certo è una sistemazione molto particolare...un centro vacanze, ma in ristrutturazione. Un giovane guardiano, assistito da un tranquillo cane lupo, ci accompagna al dormitorio circondato da un parco che dispone di tavole e panche tipo Oktoberfest. Decidiamo quindi di preparare un cena, necessariamente fredda, in assenza di cucina. Mentre abbandono sul letto il dolore del ginocchio rinfrescato da una confezione di piselli congelati (il supermercato non disponeva di ghiaccio), un angelo va a fare la spesa e ritorna con pane, formaggio, prosciutto, pomodorini non di Pachino ma comunque dolcissimi, e...una bottiglia di PROSECCO, vino che davvero ha inondato il mondo assieme all'Aperol. La unione tra i due in uno spritz di asburgica discendenza si può gustare, in un range di gusto molto ampio, in quasi tutti i bar che ci hanno sostenuto, anche in piccoli villaggi). Serata dunque particolare e bella trascorsa alla presenza continua e educata del cagnone, contento di qualche tozzo di pane e assolutamente estasiato al ricevere, a fine cena, un pezzetto di prosciutto. Per ricompensarci si accuccerà tutta la notte di fronte alla porta del dormitorio, per impedire, commentavamo la mattina seguente, la entrata di eventuali fantasmi ospiti abituali del parco.

terza tappa 19.50 km, 28700 passi, 6h.45'

terza tappa 19,5 km, passi 28.900, tempo 6h.30'

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