La vicenda dell’ Ufficiale di Marina che ha venduto documenti riservati a funzionari della Ambasciata di Russia merita una riflessione. Non tanto sul fatto generale dello spionaggio internazionale, strumento utilizzato da un gran numero di Paesi per acquisire conoscenze e ottenere vantaggi di vario tipo, quanto sulle motivazioni che avrebbero portato l’Ufficiale a tradire il proprio Paese. Soldi, solo e unicamente soldi che, a seconda di quanto scrivono i giornali, non bastavano mai al capofamiglia per mandare avanti una baracca pesante e, probabilmente, esigente: un mutuo che si porta via più di un terzo dello stipendio, quattro figli e quattro cani.
Non posso e non voglio entrare nel merito della vicenda specifica. Mi limito a pensare come la affannosa ricerca di denaro, magari per mantenere un livello di vita “sociale” superiore a quello che sarebbe compatibile con il bilancio economico famigliare reale, possa essere la molla che fa scattare azioni gravi e delittuose. Gramellini commentando la notizia offre oggi un caffè dal titolo “Tengo Famiglia”. E anche quattro cani.