Torno in Tunisia, dopo quindici anni, una rivoluzione e uno sviluppo urbanistico impressionante, ma a Sidi Bou Said nulla è cambiato. La prima impressione è di affollamento, in mare come a terra, nell'ampio piazzale davanti alla scuola di vela Ed è lì che la ritrovo, Lei la Ninfa, L115, metafora perfetta del dipolo gioia e dolore che caratterizzò il mio vivere a Tunisi nei primi anni del secolo. Quante ore, quanti giorni passati per renderla "casa delle mie illusioni", in un tempo tra i più complicati della mia vita. Ci conoscemmo grazie ad una inserzione sul giornale, andai a trovarla a Kelibia e fu un colpo di fulmine...Me la cedette, per una manciata di dinari un ricco signore del luogo, che la aveva acquistata nei primi anni 70 in Togo. Arrivata via mare a Sidi Bou Said, dopo una avventurosa traversata, Ninfa assorbì tutte le mie energie extra lavorative, con quel furore che mi porta a concentrarmi sull'obiettivo del momento.. Con l'aiuto indimenticabile di Neja e Mustafà, riuscimmo dopo mesi (e un investimento che anticipava alcune follie da PNRR) a calarla in acqua. Ninfa divenne la mia seconda casa, dove cominciai a stemperare la delusione del mio ormai evidente secondo fallimento matrimoniale. Fu più boat house che fishing boat ed io più bravo a cucinare spaghetti alla marinara nella sua attrezzata cucina, che a governare un timone per nulla servo-assistito. Fu più la illusione di solcare le acque del Golfo di Tunisi che la realtà di navigarle...fummo assieme a Biserta, (e ricordo la sensazione che provai al doppiare Cap Zbib quasi fosse Capo Buona Speranza.. ), scoprimmo deliziose spiaggette, conoscemmo famigliuole di delfini...ma certo fu più il tempo passato a riparare pompe e impianti idro-elettrici che quello goduto al timone. Da ferma catturava l'attenzione. Bella, matura e giovanile, la livrea blu impeccabile, si distingueva tra i cabinati del porto...La vendetti quando lasciai Tunisi a qualcuno che ora naviga per mari più grandi e più liberi. Rimasta vedova, e senza nessuno in grado di prendersene carico, l'hanno riportata sul piazzale del porto di Sidi Bou Said, davanti alla scuola di vela, dove vissi con lei la mia storia d'amore. Con Neja e Mustafà, i primi a riconoscermi al porto, siamo andati a salutarla. R.I.P. Ninfa...
Una storia magica. Mai avresti immaginato di ritrovarla lì dove l'aveva lasciata. Ma dato che tutto ha un perché.... che sia il preludio di una altra storia magica.....
Ciao Adriano, che bello il tuo rincontro con la tua Ninfa, quando ho visto le foto, me sono ricordata....era molto carina, anch'io ho dei ricordo, siamo stati una sera per un aperitivo...
Molto bello l'omaggio ...un abbraccio ...Bety
Grazie..anni complicati e la Ninfa mi aiutò a passarli...un caro saluto