Di solito succede quando muore qualcuno. Eredi o incaricati del "compro in blocco, svuoto tutto", opzione sempre più frequente in questo mondo sempre meno vincolato ai ricordi, mettono mano alle cose del defunto. Non mi è mai piaciuto questo "passaggio obbligato" e, con l'aiuto di figli e parenti, l' ho evitato liberandomi di quasi tutto ciò che la casa aveva accumulato. In poco più di un mese mobili e vecchi televisori, e lettere giocattoli, libri posacenere, sabbie, e pezzi di ricambio di auto,i oggetti inutili e di nessun valore, se non quello affettivo del ricordo, hanno trovato una collocazione: pochi ai figli, alle prese con le rispettive logistiche spazio-ambientali, qualcosa ai parenti, qualcosa di più agli amici che in quei giorni vennero a trovarmi. Lettere, foto e video riposano nel giardino della memoria e poco a poco svaniranno nella nebbia del tempo. Ma, come diceva molto spesso Mamma Vanda, "va bene così"...