Ho un sogno che molto probabilmente non si realizzerà, quello di fare un pezzo di Cammino con uno o più dei miei figli, ma i casi della vita hanno fatto si che le nostre strade siano molto lontane. E così ogni volta che mi passano davanti "nuclei famigliari" sento una spina e una commozione intensa, e un poi di sana invidia... Stamattina è stato bellissimo. Dalla terrazza del Domus dei, ho visto avanzare , spinti da una onda di allegria, una coppia e tre bambini, dai sei-sette ai dieci undici anni, due maschi e una femmina, tutti con zaino e racchette...davanti un omone con i due ragazzini che mantenevano il passo. Una decina di metri più indietro la mamma e la bambina che le stringeva avidamente la mano. L'uomo è passato rispondendo con un largo sorriso al mio "buon Cammino". La mamma si è fermata un attimo davanti alla porta della Cappella dicendo, in spagnolo alla figlia che si trattava di un luogo sacro. Le ho chiesto allora se la volesse visitare e lei mi ha risposto indicando l'uso e i bambini che stavano scomparendo dietro la prima curva. Lo sento, le ho detto e allora lei ha chiamato i ragazzi che sono tornati indietro. Siamo entrati assieme nella Cappella, totalmente vuota alle 9,30 (durante la notte piena di stanchezza, e sogni, e illusioni dei pellegrini che si stringono tra loro, pur di trascorrere la notte in un albergue speciale come è il Domus Dei...) e li ho accompagnati alla porticina che da accesso all' Altare . Si sono seduti sulle panche e il papà ha intonato un Padre Nostro... Ho fatto a tempo a registrarne un pezzetto, con un grande nodo in gola. Dopo una breve meditazione se ne sono andati, in serenità e gioia. Una fotografia mi permetterà di ricordarli. Non ne conosco il nome, ma rimarrà per me il ricordo una felicità a me preclusa. Buon Cammino Famiglia.