Me la regalò un giovedì sera alla fine di una riunione del Rotary Club Pavia Minerva. Stava finendo la primavera e i primi sciami di zanzare annunciavano l'arrivo dell'estate. Si stava concludendo anche un anno rotariano che aveva cementato una amicizia, anzi come sempre mi diceva Lui, una Amicizia, che sarebbe durata tutta la vita. I soci del Club avevano avuto la bizzarra idea di eleggermi presidente per l'anno 80-81 ed io accettai ( con quella spesso incosciente disponibilità che mi ha portato tante volte a sbattere...) a patto di poter contare sull'aiuto di alcuni soci, che avevo avuto modo di apprezzare nella breve vita del Club, fondato nel 1977. Lui fu la colonna portante del direttivo di quell'anno, Segretario di nome, onnipresente a risolvere qualsiasi situazione di fatto. Fu un anno molto bello, durante i quale realizzammo diverse iniziative e vivemmo, settimana dopo settimana esperienze cementate dalla colla dell'Amicizia. Da poco avevo comunicato al Club la mia decisione di trasferirmi a lavorare in Mozambico, e Lui, persona che praticava i valori della tradizione e della famiglia, mi aveva messo in guardia sui possibili effetti collaterali della mia decisione, peraltro maturata dopo una lunga riflessione su percorso di vita che stavo costruendo..ma l'Ulisse che c'è in me anche quello volta prese il sopravvento e la scelta era ormai fatta. Alla fine della riunione, mentre il tesoriere faceva i conti della serata, Lui mi venne vicino e quasi impacciato tirò fuori dalla tasca della giacca un pacchettino e, con la voce tremante per l'emozione mi disse: tienila sempre con te e vedrai che ti riporterà a casa...Era una piccola bussola che da allora mi ha seguito in tutto il mio girovagare per il mondo. La sua casa era il borsello con lo spazzolino, il dentifricio e il taglia unghie. Mi ha seguito in Africa, in Olanda, in Asia e in tutti i posti dove ho percorso il sentiero della vita. Mi ha seguito in questi ultimi anni lungo i sentieri di Santiago e sempre mi ha riportato a casa...ma la mia casa non è più a Pavia. Proprio in quegli anni Lui, laureato in ingegneria aerospaziale a Torino, animato da una passione per il volo che solo gli scorpioni possono avere, si lancio in quella che sarebbe diventata , dopo quarant'anni di impegno costante e faticoso, una grande realtà imprenditoriale del Pavese: la creazione di un polo aeronautico a 360 gradi, come diceva con orgoglio in una delle ultime interviste televisive, dalla progettazione e costruzione di aerei ultraleggeri, ai corsi di formazione, alla battaglia "politica" per vedere riconosciuti aspettative e sogni degli amanti del volo, ai droni e a tante altre cose che non so. Il flusso della vita non ci ha permesso di frequentarci, ma si ci ha dato la opportunità di mantenere viva questa meravigliosa Amicizia. Adesso i ricordi si illuminano :i caffè sprint alla Minerva alle otto del mattino, quando passavo per Pavia e tu correvi al campo di volo di Mezzana, e quando ti "contrabbandai" un Rotax dall'Austria non ancora nella unione, e quando a San Fernando in California andai alla ricerca di un Pitot...e l'aiuto che hai dato alla mia prima moglie e ai figli nei primi anni di Mozambico, e quella notte di Capodanno a Monteveneroso...ma soprattutto la tua disponibilità e il tuo sorriso che mi hanno accompagnato per più di quarant'anni... Ieri, dopo una lotta intensa e breve hai preso l'ultimo volo....La tua bussola è qui, accanto a me e adesso mi segnerà la rotta per raggiungerTi nel Tuo cielo blu. Ciao Nando.
Che bella condivisione!